Pane toscano raffermo
250 g
Brodo (o acqua)
1 litro
Olo evo
4 cucchiai
Aglio
2 spicchi
parmigiano reggiano
qb
Sale e pepe
qb
Rosmarino
1 rametto
Pancotto
Una cosa che mi infastidisce non poco e’ buttare gli avanzi, l’arte del riciclo del cibo ci viene tramandata dalla nostra tradizione, dalle nostre nonne che, vissute nella poverta’ si sono inventate una cucina semplice che negli anni e’ diventata anche ricercata. E’ il caso del panancotto , oggi preparato raramente che puo’ essere considerato il progenitore della pappa al pomodoro. La pappa infatti e’ una sorta di pancotto a cui a partire dal 1600 viene aggiunto il pomodoro.
Il pane che settimanalmente faccio per la mia famiglia, utilizzando il lievito madre, difficilmente avanza ma capita che qualche cantuccino rimanga dimanticato nel sacchetto. Buttare il pane e’ un sacrilegio! Tagliato sottilmente lo ripongo in un sacchetto di carta e una volta pieno decido se grattugiarlo e trasformarlo in pan grattato ed utilizzarlo per panature o come in questo caso usarlo per una zuppa buonissima e salutare, utilissima per disintossicare il nostro stomaco dagli stravizi !!!
Provatela e poi … raccontatemi la sua bonta’…..
Pancotto
Mettete in un tegame quattro cucchiai di olio con due spicchi d’aglio , fate rosolare a fuoco basso, unite il brodo ma se non lo avete disponibile va bene anche l’acqua, aggiustate di sale e portate a bollore con un rametto di rosmarino . Nel frattempo tagliate sottilmente del pane toscano raffermo e trasferitelo nell’acqua ( o brodo che sia) e cuocete per circa 15 minuti mischiando continuamente. Spegnete e lascite intiepidire, se i pezzi di pane non si saranno disfatti del tutto, aiutatevi con tre o quattro colpetti del frullatore ad immersione; grattatevi adesso a vostro piacere del parmigiano reggiano ed amalgamate bene. Trasferite in scodelle con una C d’olio e servire.