Cipollotti
2
Carciofi
4
Piselli puliti
100 g
Fave pulite
100 g
Asparagi puliti
100 g
macinato di vitello
150 g
Pancetta tesa
50 g
Olio evo
qb
Brodo vegetale
1 l
pane a tocchetti tostato
4 fette
La Garmugia
Chi ha detto che una rondine non fa primavera? Ogni anno penso a questo antichissimo proverbio e sono sempre piu’ convinta che per me la Primavera inizia proprio quando le rondini arrivano sotto i tetti.
Nella casa dove sono nata ricordo che c’erano molti nidi di rondine che di anno in anno venivano abitati da queste splendide creature che deponevano le loro uova e le accudivano fino a che i loro piccoli non ne uscivano fuori e ci deliziavano con quel cinguettio che metteva gioia come a dire addio all’inverno. Per molti anni e’ accaduto questo poi, quando ho cambiato casa per crearmi una famiglia tutta mia, alcune di loro hanno pensato bene di seguirmi quasi a ringraziarmi per l’adorazione che ho da sempre verso di loro. Ebbene si, sotto il tetto della camera del mio bambino un nido per molti anni ha continuato la sua storia e con esso i miei ricordi d’infanzia. Adesso le piccole rondini sono sempre di meno ma per fortuna ancora solcano il cielo della nostra campagna e sotto qualche tetto troneggiano ancora le cupolette di fango e pagliuzze culle perfette per i piccoli uccellini. Oggi e’ successo lo stesso miracolo e la primavera e’ arrivata sotto il tetto della casa dove sono nata e dove tutt’ora abitano i miei zii…allora e’ vero, ci siamo la natura si sveglia il sole, i fiori nei campi il profumo dell’erba ed i nuovi ortaggi che meritano tutta la nostra attenzione. Tante sono le ricette frutto della povertà contadina di un tempo che ricordano la nostra terra ma questa che andrò a raccontarvi ha si, origini lontane, ma ricche, e vi spiego perche’..
Solo in primavera e solo quando la terra dona per un breve periodo determinati ortaggi si puo’ fare la Garmugia minestra di “germogli” che ha origini nella bellissima città di Lucca. gli ingredienti prinicipali sono i piselli le fave gli asparagi ed i carciofi tripudio appunto della stagione che rinasce da un lungo letargo invernale e la ricchezza di questa zuppa? E’ nella carne di vitello e nella pancetta, cibo un tempo per soli ricchi; queste vengono aggiunte alle verdure dando origine ad un alimento che veniva preparato un tempo nelle famiglia benestanti, alle persone convalescenti quale ricostituente per la salute.
Affrettatevi ad acquistare questi ortaggi che per pochissimo tempo si trovano insieme e provate anche voi con a me ad inneggiare alla Primavera….
La Garmugia
Preparate le verdure, sgranate piselli e fave lavate e tagliate a rondelle gli asparagi lasciando le punte piu’ lunghe. Pulite i carciofi e metteteli in acqua e limone per far si che non inizi il processo di ossidazione.
Prendete i cipollotti tagliateli sottilmente e fateli soffriggere con due cucchiai d’olio e con la pancetta tagliata a dadini, una volta rosolato unitevi la carne macinata ed aiutandovi con una forchetta schiacciatela per far si che non vi siano pezzetti grossi. Fate rosolare il tutto poi unitevi il brodo vegetale unitevi un cucchiaio di concentrato di pomodoro e riportate ad ebollizione, a questo punto unite le verdure, coprite con un coperchio salate e pepate poi fate cuocere per circa 30/40 minuti. Spegnete il fuoco e fate riposare la minestra per una mezz’ora. Tagliate adesso a quadretti il pane e tostatelo in padella con un filo d’olio.
Servite la minestra nelle fondine con i quadretti di pane ed una generosa “C” d’olio.
Buon Appetito.