Il Mulino a vento di Monterifrassine sulle colline Toscane
e la rinascita dei grani antichi
Una delle fonti di energia naturale di grande importanza e’ il vento a cui l’uomo ha spesso ricorso fin dai tempi piu’ antichi con grandi risultati e vantaggi, ad esempio nella navigazione oppure ottenendo un aiuto nella mondatura dei cereali beneficiato dai popoli rurali.
Molto difficile e’ stato lo sfruttamento di questa forza per muovere macchine da lavoro sollevare acqua e generare energia, e mentre in certe zone Europee, vedi Olanda e Normandia le pale dei mulini molto spesso giravano nel vento, in altri paesi la forza eolica e’ servita a ben poco. In Italia due zone hanno visto la presenza di qualche mulino a vento e si parla della Sicilia e della Toscana, in quest’ultima queste pale giganti ne hanno fatto nascere cultura e tradizione nella Costa Tirrenica e nella Val di Sieve.
Perche’ non si siano sviluppate tali strutture si deve forse ad una carenza di vento per questo le pale venivano collegate a pompe di drenaggio o di rifornimento di acqua dove le vasche facevano da “motore” al lavoro intermittente. Fatto sta che nella Val di Sieve quasi nessuno ricorda di aver visto girare pale di un Mulino a Vento.
Nella Zona di Pelago abbiamo il Mulino di Poggiolino, mentre a Rignano sull’Arno troviamo il Mulino di Torre a Cona e di Volognano, mentre nel Comune di Pontassieve il Mulino di Monterifrassine ed e’ di questo che voglio parlare.
Un rudere che e’ stato riportato alla sua originaria bellezza , posto sul crinale della Val di Sieve dove il vento regna sovrano e qui si spiega il perche’ della sua antica collocazione. Questo immenso ed imponente macchinario , mi ha sempre affascinata, forse perche’ da rudere l’ho visto rinascere e trasformarsi in tutto il suo splendore, quasi una testimonianza del passato che sapientemente e’ stato riportato a vita nel 2001. Al suo interno un complesso meccanismo di ingengeria su ingranaggi di legno sapientemente ricostruiti, il cui funzionamento, che sembra quasi utopia, porta gli ingranaggi ad un corretto intrinsecarsi di ruote che messe in moto dal roteare delle enormi pale eoliche, fanno si che quasi per magia il grano si trasformi in farina.
Grano, le cui alte spighe fluttuavano nel vento e davano una produzione forse minore ma di ineguagliabile importanza dal punto di vista nutrizionale, tant’e’ che oggi sempre di piu’ si pensa alla sua rinascita ponendo come obiettivo coltivazioni di grano locale di varieta’ “grani antichi” che tornera’ ad essere macinato da questo Mulino , grazie al sostegno del Comune di Pontassieve (FI) e la consulenza tecnica dell’Universita’ di Firenze .
Una bella iniziativa che speriamo possa essere realizzata molto presto. Nel frattempo vi consiglio di visitare questo splendido Mulino che si trova vicino a Firenze; un ristorante caratteristico, che domina la meravigliosa campagna Toscana è collocato proprio di fronte alla struttura e si può quindi unire l’utile al dilettevole, e cogliere l’occasione per fare una piacevole scampagnata fuori porta.