Farina di ceci
500 g
Acqua
1 litro e 1/2
Olio evo
5 cucchiai
Sale e pepe
qb
Cecina
o torta di ceci, non e’ altro che la farinata, piatto della cucina popolare Ligure ben accolta dalla cucina Toscana che ha trovato la sua seconda casa a Livorno.
La mia seconda casa, quella delle vacanze, si trova a Marina di Castagneto Carducci, per l’appunto in provincia di Livorno ed e’ per questo che oggi, mentre in spiaggia leggevo i miei soliti libri di cucina, mi sono imbattuta in questa stupenda ricetta che ha origini lontane e che ho pensato bene tornando a casa di preparare e di raccontarvi due, ma proprio due notizie in modo che anche voi sappiate le origini di questa pietanza ormai conosciutissima…
I livornesi l’hanno chiamata semplicemente “torta” e “tortai” gli artigiani che la preparano nelle loro botteghe, quelle poche che sono rimaste tali. Due tavolini in marmo e e clienti di ogni eta’, soprattutto giovani, torta e castagnaccio andavano a ruba. La torta molto di piu’ del castagnaccio, croccante fuori e morbida al suo interno, tagliata a fette nella teglia rotonda e servita su quadrati di carta gialla o meglio ancora in mezzo ad un filoncino di pane tipo baguette; era il famoso “cinque e cinque” ovvero cinquanta centesimi di pane e cinquanta di torta .
Confezionare la torta di ceci e’ praticamente impossibile, e’ necessario mangiarla sul posto e quindi chi la vuol mangiare lontano dai luoghi dove regna sovrana, dovra’ imparare a farsela da solo, anche se il risultato non e’ sicuramente lo stesso a meno che non si abbia un forno a legna!
La sua cottura infatti viene fatta in forno a legna in apposite teglie rotonde di rame zincato, in casa procuratevi una teglia in alluminio dal fondo piuttosto spesso, ungetela bene e cuocetevi la torta utilizzando il normale forno di casa ad una temperatura abbastanza elevata, ma per i dettagli leggete il procedimento.
Cecina
Per la Cecina, o torta di ceci che si trasforma in “cinque e cinque”, setacciate la farina di ceci e mettetela in una capiente ciotola, pian piano stemperatela con dell’acqua rimestandola bene e facendo attenzione che non vi si formino dei grumi. aggiungete sale e olio poi ponetela a riposare coperta per circa quattro ore. Trascorso questo tempo trasferitela in una teglia rotonda di alluminio pesante ben oliata ed infornatela a 200 gradi per circa 40 minuti, la superficie dovra’ risultare ben colorita e quasi screpolata. Estraetela a questo punto dal forno e servitela ben calda su di un foglio di carta gialla condita con abbondante macinata di pepe, oppure come sopra ben riportato, mettetela nel mezzo ad un morbido panino, ottenendo cosi’ il famoso “cinque e cinque” livornese!
Buon appetito!!