Patate vecchie o farinose
1 Kg
Sale grosso
1 cucchiaio scarso
Semi di cumino (facoltativi)
1 cucchiaino
Fecola di patate o amido di mais
200 g
Burro
50 g
Tuorli
2
Sale e noce moscata
qb
Per condire:
Burro
qb
Salvia
qb
Parmigiano reggiano
qb
Canederli di patate
I Canederli sono per tradizione preparati con pane raffermo, ma questa versione è a base di patate, piuttosto datata sta tornando in uso perchè priva di glutine.
Si tratta di un piatto povero che viene proposto ovunque in Alto Adige.. se chiudo gli occhi mi ricorda le immense distese verdi e le vette irte e rocciose delle Dolomiti; è un buon motivo quindi per prepararli in casa e sognare una breve vacanza sulle nostre montagne!
Canederli di patate
Per questi Canederli di patate sbucciate le patate e tagliatele a metà cercando poi di ricavarne dei tocchi di egual misura, sistematele poi in una pentola con il sale grosso ed i semi di cumino ( se hai deciso di utilizzarli..) Coprite con acqua fredda e portate ad ebollizione, poi lasciate cuocere per 20 minuti sino a che le patete saranno molto moride. Scolatele ed eliminate i semi di cumino poi lasciatele asciugare all’aria in modo che perdano tutto il vapore.
Schiacciate le patate con lo schiacciapatate, lasciando volutamente qualche pezzetto più grosso per avere una maggior consistenza. Potete anche utilizzare una forchetta, verranno ancor più rustici. Unire in una ciotola patate fecola, burro sciolto, tuorli sale e abbondante noce moscata (se piace..), lasciate riposare circa 10 minuti.
Aiutandovi con un cucchiaio prelevate adesso delle porzioni di impasto lavorandole tra le mani per ottenere delle palline rotondeggianti e uguali tra di loro. Bagnatevi le mani per lavorare le palline, altrimenti il composto si attaccherà alle dita.
Cuocete i canederli in abbondante acqua salata in eollizione, a calore basso perchè se l’acqua bolle troppo si rompono..
Nel frattempo fondere il burro con la salvia unire del pepe, scolate i canederli sistemali nei piatti, e servire con parmigiano a piacere che ognuno metterà per sè.