Farina 0
600 g
Acqua
315 g
Olio evo
35 g
Sale
7 g
Lievito di birra
12 g
Strutto
5 g
Tuorlo
1 piccolo
Per pennellare:
Olio evo
qb
Panini all’olio
Ebbene si, i panini all’olio, a Firenze si chiamano “sèmelli”.
Ormai quasi in disuso, questi paninetti hanno rappresentano la merenda della mia generazione.
Nel paese dove sono nata e dove ho la fortuna di vivere tutt’ora, il grande Elio, fornaio Romolino, preparava ogni giorno piccoli panini profumati che erano diventati un pò l’icona delle nostre merende a scuola. A dire il vero io sono sempre stata inappetente e saltavo a piè pari la merenda della mattina ma quella del pomeriggio era per me un rito.
Il sèmelle di Elio aperto a metà ed irrorato con zucchero e acqua era il mio pasto preferito e adesso potete capire il motivo per cui il mio blog si chiama proprio così!
Tutti i miei compagni di classe invece facevano rigorosamente una ricreazione rinforzata ed arrivavano a scuola con il il sèmelle imbottito di mortadella, il cui profumo usciva dai sacchetti aperti all’istante non appena la campanella scandiva la pausa mattutina.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti , il “Forno Alimentari di Elio” pian piano smise di panificare ed il pane arrivava da Montespertoli ma i sèmelli non avevano più lo stesso sapore di “casa”.
Oggi non esiste più neppue il forno e quel profumo di panini all’olio l’ho voluto ricreare a casa mia.
Ecco perchè sono andata alla ricerca di una ricetta che mi riportasse al gusto dei sèmellini…
Questa è quella giusta, semplice ed efficace. Se chiudo gli occhi sento il profumo di allora, del pane di Elio appena sfornato.. ma sono in casa mia!
Ringrazio Paoletta Sersante per questa ricetta strepitosa.
Panini all’olio
Per questi deliziosi panini all’olio, procedete come segue:
Fate sciogliere il lievito di birra nell’acqua. Nel frattempo mettete la farina in una ciotola o in planetaria. Versatevi piano piano l’acqua con il lievito ed iniziate ad impatere. Aggiungete il sale e solo dopo che l’impasto avrà iniziato ad incordarsi, aggiungete in ordine, il tuolo, l’olio e lo strutto. Impastate per circa 20 minuti e fate lievitare coperto per circa un’ora e mezzo.
Riprendete adesso l’impasto, sgonfiatelo e spezzatelo in porzioni da 90/100 g ciascuna.
Stendete i pezzetti formando un rettangolino lungo che arrotolerete su se stesso e passerete poi tra i palmi della mano con un movimento “avanti ed indietro” li allungherete un pochettino.
Mettete il pane formato sulle teglie coperte da carta forno e coprite con l’apposito panno per i lievitati o con un canovaccio ben pulito ed umido che andrete man mano a vaporizzare al bisogno. Fate lievitare i panini per un’ora circa.
Accendete il forno e preriscaldatelo a 220 gradi. Ponete in basso un pentolino con acqua appena acceso il forno.
Pennellate i panini con olio evo ed infornateli per 10 minuti. Estraete adesso il pentolino che avrà generato vapore rendendo i panini morbidissimi e continuate la cottura per altri 10 minuti e comunque fino a che la crosta non avrà preso un bel color dorato.
Avrete ottenuto un pane soffice come una nuvola, con la crosticina croccante ma friabile e leggera!
Il giorno successivo diventa morbido e si mantene così per tre giorni, se non finisce prima, come è successo a me!
Se dopo il terzo giorno (..ne dubito) vi avanzasse qualche panino, tagliatelo a metà tostatelo e gustatelo a colazione con burro e marmellata! Top