Farina 0
400 g
Farina di grani antichi
100 g
Lievito madre rinfrescato
150 g (oppure 8g li ldb)
Acqua
320 g
Pane cotto in pentola
Un pane cotto in pentola? Perchè vi chiederete voi! Nel forno casalingo per cuocere il pane andrebbe spruzzata dell’acqua prima di infornare la pagnotta. Questo per aumentare l’umidità nel vano cottura e poter così permettere al pane di sviluppare ulteriormente la sua lievitazione evitando che la crosta si indurisca.
Nella pentola è invece sufficiente l’umidità che si forma all’interno del piccolo spazio. Si inizia così la cottura del pane con la pentola chiusa per poi scoperchiarla negli ultimi dieci minuti e dare così la possibilità alla crosta di diventare ben croccante e del color del miele.
Il pane per me rappresenta un antistress, una pratica liberatoria per la mente ed un rilassamento della persona tutta. Ecco perchè non mi risparmio mai e dedico sempre a questa creatura il tempo necessario per la sua realizzazione.
Oggi ho sperimentato una tecnica diversa per il mio pane settimanale. Ho utilizzato il mio solito lievito madre Ruperto,
ma niente toglie di utilizzare una piccola quantità di lievito di birra e procedere poi ugualmente come indicato in ricetta.
Il risultato è una pagnotta croccantissima e dal profumo inebriante.
Dimenticavo! Questo è il classico pane toscano, senza sale nè grassi aggiunti, ottimo quindi per accompagnare affettati e pietanze saporite, ma in famiglia, da buoni toscani utilizziamo sempre questo!!
Pane cotto in pentola
Per il pane cotto in pentola procedete così. Sciogliete 150 grammi di lievito madre rinfrescato oppure 8 grammi di lievito di birra. Aggiungete le farine setacciate ed avviate la planetaria, fino ad ottenere un composto liscio. Estraete l’impasto formate una palla e tenetela a riposo coperta per un quarto d’ora. Se avete il cestino apposito per la lievitazione del pane, cospargetelo abbondantemente di semola, date la forma alla pagnotta ed adagiatela dentro. Premunitevi di un sacchetto per alimenti bello grande, mettete dentro il cestino con il pane e legate il sacchetto avendo l’accortezza di non far aderire il nilon alla forma del pane. Riponete in frigorifero fino al giorno successivo. Non è necessario stare con l’orologio puntato per star dietro alla lievitazione poichè questa sarà lenta perchè fatta in frigorifero. Potete quindi fare il vostro impasto la mattina o la sera del giorno precedente alla cottura, che potrà anch’essa essere di mattina o di pomeriggio. Comodo vero?
Quando sarete in comodo per infornare il pane, preriscaldate il forno a 240 gradi ed inserite al suo interno la pentola in ghisa con il coperchio, (se non possedete una pentola in ghisa, vanno bene anche quelle in acciaio purchè manici e coperchi possano sopportare le alte temperature). Facendo molta attenzione, estraete la pentola dal forno con l’aiuto di guanti.
Aiutandovi con un foglio di carta forno adagiatevi al suo interno la pagnotta e cospargetela di semola. Fate i tagli che preferite, coperchiate ed infornate per circa 30 minuti. Trascorso questo tempo togliete il coperchio…attenzione scotta!!…e proseguite la cottura per altri 10 minuti giusto il tempo di far prendere colore alla crosta.
Estraete la pentola dal forno, togliete il pane e mettetelo su una gratella così da potersi freddare.