Fagioli bianchi piattellini
1 Kg
Pane casalingo toscano
4 fette
Spicchi d'aglio
2
Salvia
qb
Olio d'oliva
qb
Pomodorini
4
Sale e pepe
Zuppa Lombarda
La pentola di coccio che ho comprato tantissimi anni fa all’Impruneta sobbolle lentamente, ed un profumo d’altri tempi aleggia per la casa. Al suo interno galleggiano dei fagioli piattellini che ho messo a cuocere con un po’ di salvia un pomodorino, uno spicchio d’aglio ed un po’ d’olio.
Questo tipo di fagiolo si può cuocere anche senza averlo messo precedentemente in bagno poiché ricoperto da una buccia molto sottile.
Quando si cuociono i fagioli difficilmente se ne fanno in piccole quantità perchè si possono usare nei modi piu’ diversificati.
Oggi ho scelto di preparare con essi un’ottima Zuppa Lombarda.
Piatto semplice e squisito che ha un nome veramente strano. In Lombardia infatti è totalmente sconosciuto. Sembra che questo nome sia stato dato in Versilia ed in Maremma ad un piatto che preparavano i “lombardi” che, alla fine del ‘700 bonificarono le zone paludose interne. E’ nota anche con il nome di “Zuppa bastarda” .
Zuppa Lombarda
Cuocete i fagioli in un litro e mezzo d’acqua fredda salata ( ci vorrà circa un’ora e mezza da quando inizieranno a bollire), unite gli agli, un po’ di salvia e 4 cucchiai d’olio.
Mettete in ogni scodella una fetta di pane toscano abbrustolita (a piacere) ma non tostata molto
Versate in ogni scodella una bella porzione di fagioli ed il brodo bollente.
Salate, pepate e cospargete con del buon pepe e dell’ottimo olio extravergine d’oliva.