Baccala'
800 g
Spicchi d'aglio
4
Nepitella
4 rametti
Olio evo
200 g
Acqua
1,5 l
Sburrita di baccala’
E’ un piatto dell’Isola d’Elba della zona mineraria, la zona piu’ povera del territorio Elbano, scomparso con l’avvento del turismo, ma oggi riproposto come piatto prelibato, e vi giuro che lo e’. Le massaie di Rio nell’Elba e di Cavo non hanno mai smesso di cucinarlo per non perdere questa tradizione che identifica la loro terra. La tenera carne del baccalà che prende il sapore delicato dell’aglio e della nepitella, erba spontanea che si trova sui cigli delle strade viene così cucinato sia nelle case Elbane che nei migliori ristoranti. Non conoscevo la sua bonta’ fino a che un giorno di qualche estate fa, l’ho assaporato seduta in un piccolo ristorante in riva al mare e da allora non posso piu’ fare a meno di riproporlo anche tra le mura domestiche con la soddisfazione della mia famiglia.
Per la sburrita di baccalà si procede cosi
Il baccala’ deve prima essere ammollato in acqua corrente per un paio di giorni, e’ difficile con la frenesia dei tempi moderni procedere in tal senso, quindi o lo si acquista gia’ pronto, oppure fate come me, lavatelo, mettetelo in ammollo in una capiente ciotola coperto d’acqua e chiuso con pellicola trasparente e cambiate acqua per tre volte al giorno per tre giorni. A questo punto pulitelo, togliendo le spine e tagliatelo a tocchi non troppo piccoli.
In una casseruola mettere l’acqua con l’olio, gli spicchi d’aglio schiacciati una punta di peperoncino e la nepitella e portare ad ebollizione per circa 30 minuti senza aggiungere sale. Trascorso questo tempo unite i pezzi di baccalà e cuocere ancora per una ventina di minuti, aggiustate di sale se necessita e servita la Sburrita di baccalà con fettine di pane tostato magari accompagnata da ottimi ceci lessati.